lunedì 29 marzo 2010

AGGIORNAMENTO DEL 29 marzo 2010

Ci eravamo imposti di tenere un profilo basso fino al voto per le elezioni amministrative ed abbiamo mantenuto il proposito per essere coerenti con nostra voluta e reclamata distanza dall' agone partitico. Alcuni di noi hanno espresso le proprie preferenze così come altri hanno scelto un astensionismo non dettato da menefreghismo bensì da scelte profonde. Questa tornata elettorale ha dimostrato come ci sia disaffezione verso i partiti tradizionali e come l' opposizione non possa andare da nessuna parte con la propria politica giustizialista. Nessuna forza politica ha tutelato le libertà individuali e collettive negli stadi, ambienti diventati un enorme laboratorio repressivo da estendere successivamente ad altri settori non omologati della società. Anzi, il progetto "Tessera del Tifoso" ha ripreso nuovo vigore in vista della quasi certa attuazione dall' inizio della prossima stagione. Meglio soli che male accompagnati. Noi siamo libertari e identitari e solo in società allo sbando ci vediamo quasi costretti a difendere diritti fondamentali che dovrebbero essere garantiti da altri soggetti. Abbiamo raccolto molto interesse e adesioni, abbiamo costituito una buona struttura organizzativa in via di ufficializzazione ed abbiamo assistito, compiaciuti, all'espandersi delle Leghe di Difesa Europee e di "Casuals United". Ci siamo anche accorti di come queste nuove entità trovino consensi tra la popolazione ed insidino l' orticello di tanti che, temendone l''ascesa, non lesinano accuse diffamatorie e farsesche. Per qualcuno le "Defence Leagues" sarebbero costituite da razzisti e nazifascisti, per altri dissacrerebbero i valori consolidati della destra tradizionale e per altri ancora sarebbero un'emanazione del sionismo internazionale. Nazisti agli occhi di una certa sinistra, nichilisti agli occhi di una certa destra e gentaglia da stadio per altri ancora. La verità è che le nuove sintesi libertarie, antitotalitariste ed identitarie delle Leghe di Difesa Europee rappresentano una novità in grado di scardinare stereotipi consolidati. Qualcuno di noi è stato etichettato come "fascista" quando tale veniva definito chiunque semplicemente non fosse un fautore dell' antifascismo militante così come tanti hanno manifestato in favore del ritiro delle truppe dal Medio Oriente quando quasi non era lecito definire le bombe americane se non come benemerite e "chirurgiche". La strage di Mosca ha dimostrato, però, ancora una volta, come la nostra visione del quadro geopolitica sia corretta. Non ci opponiamo a nessuna razza, religione o ideologia ma nessuno si azzardi di imporci con la forza qualsiasi concetto teso a sradicare identità e libera scelta del proprio stile di vita.Oggi settori ancora minoritari ma assolutamente pericolosi del fanatismo religioso minacciano le nostre libertà personali e collettive condannando non solo i nostri valori tramandati più profondi ma persino gesti banali come bere una birra, mangiare un panino con la salamella o sbarbarci. Allo stesso modo come il sabato vogliamo essere liberi di spenderlo come meglio vogliamo e la domenica di santificarla come preferiamo, fosse anche al "Dio pallone".Ne abbiamo già a sufficienza dei liberticidi di casa nostra da non avere bisogno di altri soloni che, spesso mischiandosi alla massa dei disperati che emigrano, vorrebbero imporci anche i dogmi dell' integralismo religioso.Ogni cultura va bene a casa propria, disponibile ad essere abbracciata, senza pregiudizi, da chiunque la voglia condividere. Da parte nostra ci impegneremo con sempre maggiore vigore a tutelare quei margini di libertà senza i quali, tra l'altro, essere ragazzi di stadio diventa impossibile. Nei regimi totalitari e nelle teocrazie il nostro modo di vivere è bandito, non dimentichiamocelo mai. In vista delle iniziative pubbliche venture, sino da ora, si ricorda di riconoscersi esclusivamente sotto le insegne della "IDL CasualsUnited" ed il tricolore. Qualche braccio troppo alto o qualche bandiera fuori posto darebbero fiato ai nostri prevenuti detrattori.In altri Paesi non più di un paio di saluti romani fatti in risposta alle manifestazioni dei locali centri sociali di estrema sinistra che, "democraticamente", volevano impredire la manifestazione dell' altrui libero pensiero dando vita a scontri ed una bandiera israeliana sventolata al cospetto di militanti del radicalismo jihadista che invocavano la conversione forzata alla legge coranica per tutto l' occidente, pena la sua distruzione, hanno dato fiato a campagne diffamatorie.Entrambi i comportamenti sono stati gesti isolati di singoli non più ripetutisi da quando le principali Leghe di Difesa Europee si sono dotate di propri servizi d'ordine. Nonostante la campagna di menzogne mediatiche le "Defence League" continuano a nascere ed a proliferare, essendo ormai in grado di mobilitare migliaia di "lads" di stadio e gente comune.
In conclusione rinnoviamo l' invito a costituire nuove unità territoriali, a richiederci informazioni per aderire a quelle già esistenti, ad acquistare il materiale, nostra unica fonte di finanziamento, ed a scriverci per proposte o informazioni a idlcasualsutd@virgilio.it.Siamo presenti con un gruppo privato anche su Facebook.


LIBERTA' ED IDENTITA'.......ITALIAN DEFENCE LEAGUE CASUALS UNITED
RIVOGLIAMO IL NOSTRO PAESE!